BIRMANIA
Giorgio, Giorgio... svegliati, siamo arrivati, siamo a Bagan.... intontito e assonnato sul mio sedile dell' autobus cerco di riprendermi e raccattare le mie cose mentre vedo che il bus si sta svuotando.
Siamo gli ultimi a scendere, sono le tre di notte e andiamo nella stiva a recuperare i nostri zaini.
Il tempo di guardarci in faccia con Anna e ci rendiamo conto che siamo rimasti soli, infreddoliti e attoniti; riusciamo a mala pena a vederci , una luce fioca di un lampione e una fredda nebbiolina ci avvolge. Ci rendiamo conto dell' orario è di essere soli e sperduti ......
In quel momento si fatica a realizzare....ma fortunatamente due signori sbucano dal nulla e ci chiedono.....taxi?
Di solito alla discesa dei bus a lunga percorrenza cerchiamo di arrangiarci ma in questa circostanza, piena notte, posto sconosciuto e x di più senza traccia di centro abitato.....
Yes ,Yes....taxi...
Ma non vediamo taxi.
Nascosti nella penombra due biciclette ci stanno aspettando; nel sidecar a lato ognuno di noi due si siede con lo zaino in braccio; due bici, due guidatori, due clienti.....
.....eccitati e infreddoliti ci chiamiamo..
Anna ci sei, tutto bene?
Si, ok, ce l' hai la guida?
Questi due gentili taxisti arrancano sulla strada sterrata un po' in salita; si fermano alle prime case di Bagan e ci chiedono se abbiamo prenotato albergo.
No.
Difficult, very very difficult.....
Facciamo capire che possiamo che provare e che, x cortesia, non ci lascino per strada; di insegne non ce ne sono e ogni casa e' chiusa, non c'è anima x strada.
Inizia una lunga odissea di tentativi che noi proponiamo dopo aver consultato nostra guida, inseparabile Lonely Planet.
Buddismo , arriva ad aprire una assonnata persona.... cerchiamo una camera...
Sorry, full.
Dopo diversi tentativi uno dei due " tassisti" fa capire di voler prendere in mano la situazione; ci porta lui, ci porta presso una casa, bussa, parla, ci dice ok proponendo un prezzo che, data l ora , la nostra testa si rifiuta di percepire.....
Dopo 5 minuti siamo sdraiati su un letto, vestiti.....e dormiamo. Stanchi e sereni. Non so che ora fosse, forse le 4 del mattino, forse le 5.
Piu tardi ci svegliano dei rumori insoliti. Rumori non famigliari. Non é facile capire e raccapezzarsi dove siamo.....e persino in che epoca. Il rumore é quello di carrozze a cavalli su un selciato duro. Non so se ci siamo lavati o cambiati; forse. Certo dopo poco usciamo dalla stanza per parlare con qualcuno, salutare.
Siamo a piano terra: da una parte c'é una specie di ingresso, un signore che ci offre una colazione. A destra invece siamo attratti dalla porta di ingresso che porge sulla strada. Guardiamo: é come tornare indietro di cento anni.......
Le carrozze a cavalli, i carretti e persone vestite non certo occidentali o di ambiente a noi famigliare. Siamo tornati indietro nel tempo. Frastornati e ancora insonnoliti rientriamo e mangiamo qualcosa.
Il viaggio era iniziato con una sosta di qualche giorno, nella capitale. [font1][/font1]